Filippo di Edimburgo è stato per 73 anni il marito di Elisabetta II. Il rapporto è rimasto saldo per tutti questi anni anche per il forte senso del dovere e di devozione verso la monarchia che entrambi hanno nutrito. L’amore e la scelta di avere accanto Filippo sono stati per la regina la sua prima e unica imposizione di cuore. La tolleranza è stata l’elemento fondante del matrimonio felice per il Principe.

Un principe di sangue blu in esilio

Era il figlio di Andrea di Grecia e della principessa Alice di Battenberg ed era il nipote di Re Costantino I.
Filippo era nato il 10 giugno 1921 a Villa Mon Repos, nell’isola greca di Corfù ed era stato partorito sul tavolo della cucina. Dopo circa un anno a causa della sconfitta con la Turchia, i colonnelli Greci presero il potere e condannarono il re all’esilio, il figlio, il principe Andrea prima venne condannato a morte e poi all’esilio. Re Giorgio V, nonno di Elisabetta, ordinò che la nave HMS Calypso andasse in Grecia a prendere Alice, il marito, le quattro figlie e Filippo. Filippo venne caricato in una cassetta della frutta. Arrivati in Francia, la zia Maria Bonaparte li accolse a Parigi in una casetta di campagna con il riscaldamento e l’acqua corrente,  cosa che non avevano a Corfù, ma la principessa Alice ebbe diverse forti crisi di nervi sia per l’umiliante esilio che per la difficoltà nel comunicare, data la sua sordità fin dalla nascita. La madre di Filippo ebbe diversi ricoveri per schizofrenia, viaggiò tantissimo e morì a Buckingham Palace nel ’69. Il marito Andrea poco dopo l’esilio abbandonò la famiglia per vivere a Montecarlo dove spese tutti i suoi soldi nella “mondanità”. Parlando della sua famiglia il principe Filippo disse: “Mia madre era malata, le mie sorelle sposate e mio padre ci aveva lasciati per andare nel sud della Francia. Dovevo solo accettarlo e andare avanti”.

I genitori Andrea di Grecia e Alice di Battenberg

Filippo passò l’infanzia a casa di molti zii, sballottato in giro per l’Europa: Francia, Inghilterra e Germania e fu proprio a Baden che conobbe un pedagogo che lasciò un segno profondo su di lui, Kurt Hahn.
Il pedagogo sosteneva che il mondo moderno fatto di fretta e agitazione portava le persone ad avere poca empatia e con il suo metodo cercò di insegnare ai ragazzi ad essere premurosi verso gli altri. Un altro principio del suo metodo prevedeva di dare la stessa importanza alla mente e al corpo, per cui l’esercizio fisico era molto importante. Hahn di origine ebraica fu costretto a lasciare la Germania e fondò in Scozia la scuola di Gordonstoun, alla quale Filippo si iscrisse e soddisfatto dell’insegnamento mandò, in seguito, anche i suoi figli maschi.

Lo zio Dickie

Una figura di riferimento importante per Filippo fu lo zio Dickie, Lord Louis Mountbatten. Filippo nello zio vide finalmente una famiglia e lo zio lo accolse e lo guidò, introducendolo, anche, negli ambienti reali.

Filippo di Edimburgo e lo zio Lord Mountbatten

Lo incoraggiò ad iscriversi al Royal Naval College di Dartmouth ed è proprio durante la visita di Re Giorgio VI che il giovane Filippo venne incaricato di tenere compagnia alle due principesse, Elizabeth e Margaret.
Era la seconda volta che Elisabetta incontrava Filippo, la prima avvenne nel 1934 alle nozze del Duca del Kent e Marina di Grecia quando lei aveva 8 anni e lui 13, ma questa fu quella decisiva. Da lì nacque uno scambio di lettere durato per tutta la guerra.

La II Guerra Mondiale

Filippo con lo scoppio della II guerra mondiale fu imbarcato sui cacciatorpediniere: nel 1941 era a bordo del Valiant, quando le navi inglesi affondarono quelle italiane, poi sul Wallace per lo sbarco delle truppe alleate in Sicilia nel 1943, poi nel Whelp davanti a Tokyo, dopo aver combattuto nel Pacifico, nel ’45 quando i giapponesi firmarono la resa.

Il Tenente Philip Mountbatten

Per diventare un inglese in tutto e per tutto, Filippo lasciò i titoli di principe di Grecia e Danimarca per essere semplicemente Philip Mountbatten e all’epoca viveva dello stipendio da ufficiale.
Di ritorno dalla guerra con tanti riconoscimenti al valore, l’amore con Elisabetta crebbe e a Balmoral nel 1946 chiese la sua mano ma l’annuncio del fidanzamento avvenne l’anno successivo, nel luglio del ’47.

Il royal wedding

Il 20 novembre dello stesso anno ecco le nozze, un simbolo di speranza per una nazione che aveva subìto gravi danni dovuti alla guerra, la cerimonia venne seguita da 200 milioni di persone alla radio.
Prima del matrimonio Filippo si convertì all’anglicanesimo e Giorgio VI gli conferì il titolo di Duca di Edimburgo e l’ordine della Giarrettiera.
Gli sposi andarono ad abitare a Kensington Palace e Filippo notò subito un clima di grande ostilità da parte del personale nei suoi confronti che lo vedeva come un semplice ufficiale per di più straniero che aveva fatto innamorare la giovane principessa. I primi anni di matrimonio sono stati molto felici e “normali” per la coppia, lui andava ogni giorno al lavoro all’Ammiragliato a piedi e tornava la sera attraversando i parchi di Londra. Nel 1948 nacque Carlo e nel ’50 la Principessa Anna. Fino al 1952 riuscirono ad avere una vita normale soprattutto quando lui venne trasferito a Malta e prese servizio lì per un periodo.

Filippo ed Elisabetta con il piccolo Carlo

La nascita di Anna la secondogenita

Elisabetta diventa regina e la vita cambia

All’improvvisa morte di Re Giorgio VI, tutto cambiò. Elisabetta in un attimo divenne regina e come prima suo padre mise il dovere, il popolo e lo stato prima di tutto. Il problema del non poter dare il cognome ai propri figli aveva turbato molto il giovane duca e fortunatamente con la nascita del terzogenito Andrea, Duca di York, venne aggiunto anche il cognome di Filippo. Ultimo figlio il principe Edoardo nato nel 1964 fa di loro una famiglia perfetta all’apparenza.

La nascita del principe Andrea

La nascita del principe Edoardo

 

Nonostante le crisi coniugali Elisabetta ha definito Filippo “La sua roccia” e tantissime innovazioni all’interno dell’istituzione monarchica sono frutto di idee del Principe. È stato lui ad imporsi di poter mandare in onda l’incoronazione della regina anche contro il parere di Winston Churchill.
È stato sempre lui a suggerire di abolire nel 1958 la presentazione delle debuttanti a palazzo, ed eccolo di nuovo ad insistere perché il messaggio di Natale della Regina fosse trasmesso in tv e non più solo alla radio. Fu il primo membro della famiglia reale a concedere un’intervista alla BBC nel 1961 anche se il suo rapporto con i giornalisti fu sempre molto altalenante. Si devono a Filippo di Edimburgo le innovazioni fatte nei palazzi di Buckingham, Sandringham e Windsor. Per Buckingham Palace ha fatto ricostruire la cappella della Regina Vittoria, distrutta dai tedeschi, creando la Queen’s Gallery, dove adesso ci sono mostre temporanee aperte al pubblico con i quadri di sua Maestà.

Il rapporto tra Filippo di Edimburgo ed Elisabetta II

Filippo è l’unico che ha sempre trattato Elisabetta come una moglie, una persona normale, sempre pronto a dire la sua con i suoi modi sicuramente bruschi, ma anche molto sinceri. È stato pilota di aerei, di navi, grande giocatore di polo, pittore di acquerelli, scrittore di libri, grande sportivo e un uomo molto attento alle esigenze soprattutto dei giovani.
È stato un capofamiglia amato e rispettato da tutti i Windsor, un genitore un po’ duro, soprattutto con Carlo, e un nonno affettuoso.

La famiglia Windsor- Mountbatten

Filippo di Edimburgo con la nipote Eugenie

La Pensione

Nell’autunno del 2017 dopo 67 anni di servizio il Principe Filippo di Edimburgo è andato in pensione. È stato uno dei Windsor con più impegni all’attivo con 22219 eventi pubblici presenziati, 637 viaggi di stato fatti e 5496 discorsi tenuti.
Il 9 aprile 2021 è venuto a mancare dopo un’infezione e complicazioni al cuore per cui era stato ricoverato a marzo scorso. Avrebbe compiuto 100 anni a giugno.
Photo Credits: Getty Images, Daily Mail

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